De Cecco, Barilla, Garofalo e Rummo: Pasta & Social Content

In Italia non si può non parlare di pasta, per cui dedichiamo questo articolo alla pasta e ai pastifici che maggiormente si distinguono sui social. Voi seguite i più famosi pastifici sui social?

Secondo l’International Pasta Organization i chilogrammi di pasta pro capite ammontano a 23, il doppio rispetto agli altri paesi (dati: 2018). E, se d’estate il consumo diminuisce, con l’arrivo dell’autunno, gli italiani tornano a imbandire le tavole con abbondanti piatti di pasta. Siete pronti con le vostre forchette? Questo lo si vede chiaramente anche dai trend dei volumi di ricerca su Google: già dal 2014, le query relative alla parola pasta registrano un calo da maggio ad agosto, per risalire ed arrivare al picco nell’ultima settimana di dicembre.

Ma veniamo a noi: cosa e come comunicano sui social i pastifici? Parliamo di content: tutti raccontano la propria storia, sottolineando le loro radici italiane e il forte legame con il territorio fatto di ingredienti genuini ed anche di accostamenti con il resto dei sapori. Si parla quindi del prodotto, dell’azienda e della sua storia, del processo produttivo, di ricette, delle collaborazioni con i testimonial – spesso chef stellati – e degli eventi dedicati, ma non mancano contenuti di real time marketing o che giocano con alcune caratteristiche del prodotto per cercare l’intesa e il sorriso dell ‘utente.

DE CECCO descrive un mondo fatto di grande storia, di caratteristiche semplici di prodotto ma di grande valore così come il processo di produzione che hanno deciso di utilizzare. Comunica sui social con un stile elegante parlando al proprio target con serietà, autorevolezza e simpatia all’occorrenza. Su Facebook, la maggior parte dei contenuti sono statici ma i vari format dimostrano apertura nei confronti del dialogo con l’utente per informarlo ed intrattenerlo allo stesso tempo, mantenendolo in pagina. Molto forte e chiara la comunicazione su Instagram che segue un filone elegante con delle pubblicazioni raggruppate in base ai temi e molto spesso l’accento è sulle ricette che però sono comunicate insieme ad ingredienti e chef che le ha realizzate.

BARILLA si mostra come un brand giovane, al passo con i tempi, moderno. I suoi contenuti sono più dinamici – principalmente video – e strizzano l’occhio ad un pubblico giovane. Su Facebook, tantissimo spazio è dato ai contenuti sulle ricette e sugli accostamenti di ingredienti per assaporare al meglio il prodotto ma non si parla di storia o di processo di produzione ed è il prodotto il protagonista assoluto. Su Instagram le immagini hanno un mood sempre riconoscibile, dai colori vivaci e allegri e quasi sempre con dei piatti di pasta in evidenza, anche qui si parla di ricette ma già pronte da gustare.

GAROFALO ancora più deciso e determinato nel modo di comunicare e se Barilla ha uno stile moderno, Garofalo di certo si mostra contemporaneo. Collabora anche con community riconosciute ed apprezzate dagli utenti come Casa Surace – che raccontano con umorismo le particolarità del sud Italia – e accoglie non solo un pubblico giovane ma anche il suo linguaggio, prendendo parte alle loro discussioni in perfetta sintonia con loro. Su Facebook il prodotto è assolutamente in evidenza grazie ad uno stile grafico che si può definire armonico ed essenziale, a volte anche giocoso. Inoltre raccontando delle bellezze di’Italia qui si parla della campania, sede del Pastificio, e delle sue bellezze legate ai territori e a tutti i suoi prodotti. Su Instagram si nota la ripetizione quasi totale dei contenuti proposti su Facebook.

RUMMO parla di tradizione, di storia e di prodotto e regala ad ogni contenuto un sapore antico che potremmo definire vintage. Su Facebook bellezza e semplicità si fondono in modo armonioso per dare vita ad un racconto su più fronti che sembra unico. Si parla di prodotto, produzione, storia, ricette e delle collaborazioni in corso; il brand si mostra disponibile al dialogo con la community in modo serio e sincero. su Instagram le potenzialità ci sono grazie alle foto dei vari formati ma in generale il canale può risultare pieno di contenuti troppo vari tra loro, anche qui molto spesso in linea con quelli pubblicati su Facebook.

In linea generale, ognuno dovrebbe sottolineare – così come figura molto bene principalmente su Facebook – le caratteristiche e i valori che descrivono il proprio brand, dando un segnale chiaro alla community che dovrà scegliere il pastificio più adatto ai propri gusti.

Sicuramente i temi da affrontare sono davvero tanti e c’è molto spazio per sperimentare, soprattutto su Instagram che è ancora poco sfruttato e ancora troppo in funzione delle pubblicazioni su Facebook. Osare quando si parla di cibo si può ed anche sperimentare, ma senza mai allontanarsi troppo dalla propria personalità di marca.

Quale tra questi pastifici comunica meglio secondo voi?

Credits Immagini: it.freepik.com

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