Metaverso e lavoro: quali implicazioni?

Parlare di metaverso non rappresenta una novità assoluta anche perché ormai tanti ne parlano e sotto ogni aspetto, la difficoltà sta nel capire quali possano essere le implicazioni reali almeno nel breve e nel medio termine e quali saranno quelle più vicine a noi, al nostro stile di vita, alle nostre esigenze.

Non ve ne parlo soltanto per capire e implicazioni lato brand e quindi rispetto ai servizi legati a questo nuovo mondo su cui informarsi e restare aggiornati, ma soprattutto perché avrete a che fare con nuove professionalità, nuovi lavori e nuove opportunità di business.

Pur trattandosi di una tecnologia in fase di sviluppo, l’attenzione a questo “nuovo mondo” che unisce il reale al virtuale è già altissima tra i player del settore marketing e comunicazione, così come tra gli operatori di retail e eCommerce.

Se il metaverso conquisterà gli utenti così come lo stanno facendo i social network dal 2008, ci troveremo davanti a nuova frontiera dell’interazione virtuale, in grado di rivoluzionare le dinamiche attraverso cui – ad esempio – promuovere un prodotto o un servizio, acquisire e fidelizzare clientela. Non si può non sapere che nel metaverso convivono e si integrano tra loro shop virtuali, realtà aumentata, NFT, servizi di streaming, siti di informazione, piattaforme-video, portali di eCommerce e altro ancora. I grandi player digitali diventano così i veri “creatori” di mondi digitali fatti di brevetti, software, piattaforme, collaborazioni, partnership finalizzati a far vivere alle persone una seconda vita in cui trasferire, se non duplicare, parte della quotidianità pur conservando la propria identità.

Tra i brand pionieri troviamo:

  • Gucci, con la versione virtuale del Gucci Garden, aperto al pubblico all’interno della piattaforma Roblox. Il giardino consente agli utenti di unirsi ed entrare nelle stanze a tema multiplo. Si entra come avatar neutrali rispetto al genere ed è possibile ottenere il merchandising e gli oggetti Gucci, ma anche essere davvero chi si voglia essere.
  • Di interesse per lo sviluppo industriale, dobbiamo nominare è la partnership ora conclusa tra Nvidia e BMW, che ha progettato la creazione di un “originale virtuale” per pianificare virtualmente nuovi flussi di lavoro, prima ancora di applicarli ai processi di una fabbrica fisica.
  • Balenciaga ha collaborato con Fortnite ma è stato l’acclamatissimo titolo MMO (Massive Multiplayer Online) della Epic Games ad enfatizzare l’entrata del brand nel mondo della moda virtuale: i giocatori, infatti, hanno avuto la possibilità di acquistare skins Balenciaga per i loro personaggi, come felpe, cappelli e tanto altro. Contemporaneamente hanno debuttato sul mercato in real life t-shirt e felpe per i fan, che hanno contribuito ad aumentare l’hype attorno alla novità all’interno della grande gaming community.
  • Adidas ha realizzato una nuova linea di NFT chiamata “Into the Metaverse” sfruttando la piattaforma Sandbox. Qui gli utenti membri del club Adidas possono acquistare tramite un’apposita valuta digitale oggetti speciali e anche aiutare l’azienda a realizzare nuovi prodotti. La collezione, che fa parte del marchio Adidas Originals, è dedicata allo streetwear e alla cultura urbana e comprende indumenti acquistabili anche fisicamente; è stata realizzata in collaborazione con famose personalità del mondo NFT come Bored Ape Yacht Club, Gmoney e i creatori di Punks Comic.
  • H&M ha aperto uno store interamente virtuale in collaborazione con Ceek, società specializzata in servizi digitali. Gli utenti utilizzando la VR avranno totale accesso al negozio, come se fosse un punto vendita fisico e avranno la possibilità di acquistare vestiti utilizzando Ceek Coin, una cripto valuta creata appositamente per l’occasione.

Parlando di porte d’ingresso al metaverso, ecco anche le principali piattaforme attraverso cui accedere:

  • Decentraland: un mondo della realtà virtuale del Metaverso creato da Ethereum. In questo universo virtuale gli utenti una volta iscritti possono creare edifici virtuali, case, parchi e far pagare agli altri la visita. Tutti gli elementi virtuali di Decentraland possono essere acquistati con una criptovaluta chiamata MANA. Decentraland ha ospitato anche un festival musicale con Paris Hilton.
    Entrare nel Metaverso Decentraland è facilissimo, basta andare su sito creare un account con il proprio avatar e iniziare l’esplorazione.
  • Sandbox è un metaverso virtuale diventato popolare da quando ha annunciato la sua partneship con Meta. I suoi avatar hanno uno stile visivo a blocchi come Minecraft e possono costruire, possedere e monetizzare utilizzando NFT e SAND. Sandbox ha anche stretto una partnership con oltre 165 marchi per creare gli avatar nel mondo virtuale di personaggi famosi come Snoop Dog e The Walkind Dead.
  • Stageverse è una nuova piattaforma virtuale per esperienze immersive. Ha debuttato al concerto dei Muse e consente agli utenti di assistere a concerti attraverso filmati 3D a 360° ed effetti speciali. È possibile accedere a Stageverse attraverso l’app Oculus Quest per dispositivi iOS e android.

Parlando di lavoro e, nello specifico, di professioni già conosciute che potrebbero avere fin da subito una implicazione nel metaverso, possiamo pensare ad alcune delle attività che hanno già subito una trasformazione negli ultimi due anni spostandosi, almeno in parte, nell’ambito digitale:

  • Formazione.
  • Eventi di piccole o grandi dimensioni, di carattere informativo, di intrattenimento e culturali.
  • Informazione, streaming e intrattenimento in generale.
  • Amministrazione e contabilità.
  • Social Media Marketing e servizi di comunicazione.
  • Community per la possibilità di incontrare i propri idoli, influencers o semplicemente gli appartenenti a un gruppo di cui si fa parte.
  • Risorse umane, almeno una parte delle mansioni connesse a quest’ambito ad esempio per il primo colloquio, per un ipotetico tour virtuale in azienda, per delle specifiche sessioni di training.
  • Sanità e Ingegneria e tutti quegli ambiti in cui le simulazioni sono fondamentali per risparmiare tempo e denaro e sperimentare.
  • Finanza, ad esempio per valutare l’affidabilità di un investimento con delle simulazioni virtuali.
  • eCommerce con tutte le implicazioni di acquisto attraverso criptovalute per beni reali o NFT.

Menzione a parte per Horizon Workrooms, già disponibile gratuitamente per Oculus Quest 2, il visore VR di Zuckerberg: funziona sia tramite realtà virtuale che sul web ed è stato pensato per aiutare i team a collaborare e comunicare in remoto sfruttando tutte le tecnologie di ultima generazione. Non solo permette di creare la vostra scrivania per ritrovarsi in un ambiente famigliare, ma consente di avere un avatar che può interagire con gli altri, di usare l’audio spaziale per rendere l’esperienza realistica, di utilizzare sale riunioni digitali e di sfruttare una sorta di lavagna bianca virtuale dove ognuno può prendere appunti e disegnare usando il controller di Quest 2.

Viene facile pensare ad un mondo in cui gli avatar possano avere una vita, la nostra seconda vita ovviamente, addirittura molto più densa di attività rispetto a quella che abbiamo ora, proprio perché legata ad un universo più complesso, denso di nuove opportunità, reali e virtuali insieme o solo virtuali; allo stesso tempo vien anche da riflettere sulla nostra versione reale, che a questo punto acquisterebbe maggiore valore diventando qualcosa da “attivare” e mostrare solo in occasioni davvero speciali, in una sorta di nuova rivalutazione dell’umanità in un contesto molto più virtuale che reale.

Ma ora veniamo ai nuovi lavori, ci vuole tanta fantasia nell’immaginare ad esempio quelle professionalità che potrebbero essere utili in un mondo nuovo e quindi nel metaverso:

  • La guida turistica o il meta coach, che sappiano spiegare a tutti i neofiti quali siano i confini e le possibilità nel metaverso e come costruire ed ottimizzare la propria nuova e seconda vita in linea con le proprie esigenze.
  • L’assistente tecnico e lo psicologo meta che aiutino i nuovi abitanti a risolvere problematiche di natura tecnica e implicazioni psicologiche legate allo stress di una vita nuova, probabilmente molto diversa dalla propria vita reale.
  • Il consulente in ogni ambito, ad esempio finanziario legato agli investimenti da realizzare nel nuovo mondo; il consulente legato all’acquisto di servizi all’interno del nuovo mondo e di qualsiasi natura; il consulente di stile per ottenere il miglior avatar che si possa avere, in linea con le proprie disponibilità economiche.
  • Il meta manager per i brand, per dare loro la possibilità di cogliere tutte le opportunità di visibilità all’interno del nuovo mondo; nella stessa categoria immaginiamo anche molte sottocategorie, dove ad esempio si collochi un Meta Event in grado di organizzare eventi nel metaverso, ma anche al di fuori di esso in modo che il metaverso possa interfacciarsi al meglio con il reale.
  • Le concessionarie di pubblicità Meta.
  • Il rivenditore di NFT nei diversi settori.

Oltre a tutto questo, ci saranno certamente – ma ci sono già ora – sviluppatori specializzati legati allo sviluppo di tutto quello che può essere incluso nel metaverso, immaginando già delle sotto categorie che possano realizzare:

  • Skin e personalizzazioni per gli avatar
  • Territori, strade, terreni, case, edifici, città
  • Shop
  • Effetti speciali e tanto altro.

Cari cercatori, non c’è limite a tutto quello che può succedere nel mondo reale, nel metaverso e nella loro intersezione e proprio questo è il bello: il consiglio è quello di iniziare a documentarvi per essere pronti a cogliere al volo ogni opportunità, perché lavorare nel social media marketing oggi potrebbe del tutto trasformarsi nel lavorare nel metaverso domani.

Fonti: La gazzetta del pubblicitario, Digital4biz, WallstreetItalia, NinjaMarketing,Techprincess

Credits Immagini: Social media psd created by Kerfin7 – www.freepik.com

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